«Baptised with a perfect name.» Prego, entrate e presentatevi. La nostra sezione presentazioni: è obbligatorio creare un post qui, prima di poter scrivere in qualsiasi altra parte del forum, compresa la tag.

«The doubting one by heart.» Aiuti, informazioni e quesiti. Qui potete chiedere qualsiasi cosa vi passi per la mente; vi si trovano anche discussioni importanti per gli utenti del forum.

«Alone without himself.» Altri argomenti. Il nostro salotto, dove si può parlare di ogni cosa, dai libri ai film, ai giochi per passare il tempo.

«War between him and the day.» Sponsorizzatevi.Qui lo spam e le richieste per gemellaggio o affiliazione. Fate attenzione a inviare messaggi di spam qui e solo qui. E' presente un regolamento interno, che si può trovare anche qui.

«Need someone to blame.» Contenuto del GDR e chiarimenti. Qui si possono fare domande o visualizzare la FAQ, prendere lo scheletro scheda dei personaggi o visualizzare i topic sugli usi e i costumi dell'epoca, ed altre informazioni.

«You receive but what you give.» Entra nella storia. Qui, la sezione dove si devono postare le schede in costruzione o già finite. Ricordate che fino a quando la scheda non è accettata, non si può ruolare con quel pg.

«You receive but what you give.» Portfolio e diari dei pg. Ovvero, dove ogni utente può scrivere dettagli aggiuntivi sul proprio pg, fargli tenere un diario o un archivio segreto. Per maggiori informazioni, click qui.

«Caress the one, the Never-Fading.» Palazzo della famiglia Falier, sul Canal Grande. E' uno dei più antichi di tutta Venezia, ed è nascosto nella parte più tranquilla e isolata del Canale. Ha una corte interna.

«Rain in your heart - the tears of snow-white sorrow.» Palazzo della famiglia Maser, sul Canal Grande. Relativamente recente, è stato costruito sulle rovine di un vecchio palazzo di nobili decaduti.

«Caress the one, the hiding amaranth.» Tutte le altre case o i palazzi dei pg. Dalle catapecchie dei pescatori più poveri alle ville nella campagna veneta, ai piccoli palazzetti interni alla città. Per maggiori informazioni, click qui.

«In a land of the daybreak.» I salotti di cortigiane e nobili. Molto meno puliti e casti di quello che si crede, non erano certamente solo luogo di riunione delle donne per far chiacchiere; spesso, luoghi di feste in maschera.

«Apart from the wandering pack.» Corrispondenza: lettere e messaggi.Per altre informazioni, click qui. Nella realtà, nelle case dei nobili la corrispondenza era tenuta in cassetti nascosti.

«In this brief flight of time we reach.» La piazza della Laguna di Venezia, la più importante, vicinissima al porto e, effettivamente, l'unica ad essere definita piazza.

«For the ones, whoever dare.» Le prigioni veneziane. Vi si arriva dal Castello attraverso il Ponte dei Sospiri; è diviso nella sezione dei camerotti, riservata a nobili o a membri del clero -molto più comoda e pulita- e nella sezione dei pozzi, per i popolani.

«You believe but what you see.» Chiese, conventi e monasteri. Dove non tutti erano così santi come sembrava, nonostante la tonaca e il velo. Venezia, la città di San Marco, ne è piena: in ogni angolo si può trovare un'antica maestà o un piccolo oratorio.

«You receive but what you give.» I salotti del popolo: i bordelli veneziani. Se una donna per bene osava farvi un passo dentro, poteva essere certa di trovarvi non solo popolani, ma gente di ogni classe ed età. Anche i più insospettabili.

«Caress the one, the Never-Fading.» Le torri degli Alchimisti: ogni alchimista serio possedeva una piccola torretta sopra la sua casa, adibita ad archivio e ai suoi esperimenti. Spesso era completa anche di una biblioteca, della quali gli alchimisti erano gelosissimi.

«Rain in your heart - the tears of snow-white sorrow.» Taverne, locande ed osterie della Senenissima. Locali più costosi o bettole del porto, alberghi dove soggiornare per una notte o per mesi. Solo, attenti alla borsa.

«Caress the one, the hiding amaranth.» Si sa, Venezia è sull'acqua. I suoi ponti, i suoi canali e le calli, le piccole stradine che si perdono tra l'infinità di muri e case, tra i le quali bisogna stare attenti ad aggirarsi, soprattutto quando cala la nebbia.

«In a land of the daybreak.» Corti e campi: a Venezia, eccetto San Marco, non ci sono piazze, ma piccole corti all'interno di un gruppo di abitazioni e campi e campielli, piazzette di quartiere.

«Reaching, searching for something untouched.» Il Lido di Venezia: la sottile isola sabbiosa che divide la Laguna dal mare. Importante primo appoggio per le barche, la sua parte a Sud è tra le più importanti della Laguna.

«Hearing voices of the Never-Fading calling.» Altri luoghi, ovvero gli altri paesi d'Italia e i regni nel mondo conosciuto.

«Caress the one, the Never-Fading.» L'isola occupata dal cimitero monumentale di Venezia. E' in realtà formata da due isole, collegate grazie all'interramento di uno stretto canale, per ingrandire il camposanto.

«Rain in your heart - the tears of snow-white sorrow.» L'isola più estesa della città. E' il fulcro delle attività degli alchimisti, moli dei quali hanno stabilito proprio qui la loro dimora.

«Caress the one, the hiding amaranth.» L'isola dove si riuniscono i clan delle streghe, in luoghi sicuri forniti dalle famiglie che li proteggono. E' occupata, in parte, da un monastero.

«In a land of the daybreak.» Definita già dal 1300 l'isola dei Falier. E' usanza dell'antica famiglia, infatti, costruire e finanziare edifici e palazzi sopra l'isola.

«War between him and the day.» E' detta, da tutti, l'isola dei matti. E non a caso. Prima occupata da un monastero, successivamente -nel 1715- l'antico complesso dei frati e delle suore venne trasformato in manicomio.

«You believe but what you see.» La nostra scuola di scrittura; qui è obbligatorio, appena presentati, sostenere una prova di ruolata. Maggiori informazioni sono qui.

«You receive but what you give.» Vecchi scritti, ovvero le vecchie prove di ruolata e le lezioni finite.